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Gio 14.09.2023

Che cos’è la delaminazione del calcestruzzo?


Tutto quello che c’è da sapere sulla delaminazione del calcestruzzo

Le pavimentazioni in calcestruzzo sono indubbiamente le più utilizzate per la creazione di superfici in ambito industriale (e non solo). Il materiale si fa notare per le sue ottime proprietà meccaniche, tra le quali spicca la resistenza agli urti e alle sollecitazioni. 

Tuttavia, se la posa non viene effettuata correttamente rispettando le giuste tempistiche si potrebbe andare incontro ad alcune problematiche. Ad esempio, hai mai sentito parlare della delaminazione del calcestruzzo?

Che cos’è la delaminazione del calcestruzzo?

La delaminazione è un fenomeno piuttosto diffuso nei materiali compositi, come il calcestruzzo. Il termine è un sinonimo di rottura e dal punto di vista pratico indica la separazione delle lamine che caratterizzano gli strati di un materiale. Si riscontra quando i materiali compositi sono soggetti ad elevati picchi di tensione, i quali causano un vero e proprio “sfilacciamento” della pavimentazione, con la conseguente perdita delle sue proprietà meccaniche.

La delaminazione del calcestruzzo comporta il distacco localizzato della parte corticale della piastra. Le porzioni di materiale distaccato possono avere uno spessore variabile tra pochi millimetri fino ad oltre i 2 centimetri. 

Nel caso del calcestruzzo si notano due tipologie di delaminazione:

  • adesiva;
  • coesiva.

Qual è la differenza tra delaminazione adesiva e coesiva?

La differenza sostanziale tra la delaminazione adesiva e quella coesiva sta nelle tempistiche di comparsa. Mentre la prima si manifesta immediatamente dopo la fase di finitura della superficie in calcestruzzo (in alcune situazioni addirittura durante le operazioni di finitura) ed è superficiale e può coinvolgere anche parti più profonde della superficie, la delaminazione coesiva si verifica solo una volta completata l’essicazione della pavimentazione.

Proprio per tale motivo quest’ultima è più difficile da individuare e i sintomi della “patologia” del calcestruzzo potrebbe essere notati solo alcune settimane dopo la realizzazione del pavimento. Le delaminazioni presentano alcune caratteristiche peculiari:

  • distacchi caratterizzati da una forma pseudo-circolare a distanza regolare;
  • frequente presenza di fessure radiali a 120° generate a partire dal centro del distacco.

Inoltre, per rendersi conto della presenza del fenomeno di delaminazione dei materiali compositi è possibile effettuare il test della “catena trascinata”: se al suo passaggio il suono sarà acuto i distacchi del materiale saranno contenuti e riguarderanno solo la zona superficiale. Al contrario, se il suono sarà grave e ovattato, il distacco interesserà gli strati più profondi.

Quali sono le cause della delaminazione del calcestruzzo?

La delaminazione del calcestruzzo è diventata un fenomeno sempre più frequente a partire dagli anni ‘90. La sua comparsa è aumentata in coincidenza della diffusione delle macchine frattazzatrici uomo-a-bordo, le quali nonostante abbiano reso decisamente più agevole la lavorazione del calcestruzzo, hanno contribuito a sottoporre il materiale a sempre maggiori pressioni e sollecitazioni durante le diverse fasi di realizzazione.

Inoltre, va sottolineato come nel corso dei decenni sia completamente cambiata la composizione delle miscele cementizie. Fino a 40 anni fa esistevano in commercio appena 4-5 tipi di calcestruzzo, mentre oggi se ne possono contare più di 200! Ognuno di essi presenta additivi diversi per garantire determinate prestazioni, i quali però reagiscono in maniera diversa alle tensioni che caratterizzano ogni singola fase di lavorazione.

La fase più rischiosa: la lucidatura

La delaminazione del calcestruzzo si genera solitamente durante la fase di lucidatura della pavimentazione che viene effettuata con un macchinario chiamato “elicottero”. Anch’esso rappresenta una delle già citate macchine uomo-a-bordo: l’operatore conduce il macchinario dotato di una serie di palette rotanti finalizzate alla lucidatura della pavimentazione.

Le palette utilizzate sono comunemente in acciaio, ma ne esiste anche una versione in materiale sintetico, che avendo meno resistenza all’abrasione, diminuisce l’attrito con la superficie. La fase di lucidatura avviene quando ormai l’acqua presente nella malta lavorata è assente. Tutto ciò significa che il macchinario per lisciare la superficie dovrà compattare su di essa le palette generando una pressione notevole sulla pavimentazione.

In alcuni casi, la compattazione può essere così rilevante da causare delle vere e proprie “bruciature” sulla superficie contraddistinte dalla presenza di aree annerite e fenomeni di delaminazione. Il calcestruzzo, dopo poche ore dalla sua posa, non è assolutamente in grado di resistere ad una pressione così elevata. 

Attenzione anche alla frattazzatura a dischi

Tra le possibili cause della delaminazione del calcestruzzo va citato anche un caso particolare: la frattazzatura con l’uso di dischi.

I dischi esercitano una pressione minore rispetto ai frattazzi montati sulle pale (clip-on-floats). Tradotto significa che grazie ad essi è possibile anticipare l’inizio della frattazzatura. Tuttavia, l’utilizzo dei dischi produce una serie di vuoti d’aria che si sviluppano ad una profondità compresa tra i 6 e i 20 millimetri, i quali rendono la malta corticale più fragile. Di conseguenza, la superficie ottenuta attraverso la frattazzatura a dischi sopporterà minori pressioni in fase di finitura.

Con Isoplam sei in buone mani

La soluzione migliore per evitare la delaminazione del calcestruzzo è affidarsi a dei tecnici esperti. Isoplam si occupa da oltre 40 anni della creazione di pavimentazioni industriali, commerciali e residenziali da sempre espressione di qualità e design.

I professionisti del calcestruzzo Isoplam svolgeranno con estrema cura e con particolare attenzione anche al dettaglio più piccolo tutte le operazioni necessarie per garantirti superfici capaci di durare nel tempo.

Il prodotto realizzato nei laboratori Isoplam per le superfici in calcestruzzo prende il nome di Pavilux. Potrai scegliere tra diverse miscele con specifiche caratteristiche di resistenza e durezza pensate per soddisfare ogni tua esigenza. 

Si passa dai pavimenti al quarzo sferoidale tedesco e corindone (Pavilux Crystalquarz e Pavilux Corundum D9), in grado di assicurarti un’elevatissima resistenza all’attrito ed agli impatti accidentali, a quelli in quarzo sferoidale tedesco e acciaio (Pavilux Acciaio) studiato per contrastare la formazione di scintille e di conseguenza incendi.

Per saperne di più contatta l’ufficio tecnico: con Isoplam sei in buone mani!



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